martedì 29 aprile 2014

Thoir:" abbiamo In tasca 80 milioni prenderemo 2 giocatori"

Conferenza stampa conguinta tra Infront Sports e Inter, dove si presenta il nuovo accordo commerciale tre la parti. Parte il direttore generale del club nerazzurro, Marco Fassone. "Stiamo per ufficializzare un accordo di particolare importanza. Dietro questa partnership c'è la ricerca annunciata più volte da Erick Thohir di sviluppare la società: negli ultimi anni ci siamo concentrati molto sugli aspetti economici, nel tentativo di rispettare le leggi del FFP. E' venuto il momento ora di crescere sulla parte dei ricavi, dopo aver lavorato sui costi. Siamo distaccati da molte realtà europee, per lavorare abbiamo studiato i motivi del gap, cercato i partner giusti e sondare il mercato. Thohir ci ha stimolato a cercare oltre i confini, confermandoci il fatto che l'ambizione dell'Inter deve essere quella di tornare nella Top 10 mondiale. La Nike ha confermato la fiducia nei nostri confronti con un accordo decennale, ma noi dobbiamo lavorare su tutte le dinamiche di sponsorship. Poi dobbiamo prestare attenzione allo stadio; San Siro non sarà modernissimo ma resta uno dei due stadi più belli d'Italia e deve darci soddisfazioni dal punto di vista economico. Abbiamo fatto molti incontri con diversi soggetti, e abbiamo individuato in Infront il partner giusto per dimensioni, esperienza e risultati raggiunti; ci darà una mano a recuperare certi risultati", riporta FcInterNews.it.
Parla Erick Thohir. "Grazie per essere venuti qui. Sono arrivato qui un paio di mesi fa, con l'idea di riportare la Serie A ai vertici del calcio mondiale. Noi siamo una delle parti di questa catena, come club crediamo nei nuovi progetti, nella nuova strategia e nelle idee in cantiere. Ci sono sempre più partner che credono nel nostro progetto, molti iniziano a implementare concepts in Inghilterra, e anche in Italia qualcuno sta provando. C'è un motivo per il quale Nike ha creduto nel nostro progetto, ed è importante che anche il mio amico Marco abbia creduto in questo progetto. Come partner la cosa importante è capirsi, avere fiducia, e aver costruito insieme lo schema".
Sull'accordo con Infront. "C'è un accordo da 80 milioni in quattro anni, e questi sono dati incrementati del 50% rispetto all'accordo precedente. Non ci fermeremo qui, abbiamo altre idee per l'Inter. Vogliamo che questo club torni in salute creando cose che ci portano redditività; poi ci saranno una serie di nuove campagne acquisti, acquisteremo due giocatori nuovi. Questo ci aiuterà anche a giocare per noi, perché questi giochino davvero per la squadra. Il terzo punto, molto importante, è voler avere il brand su base globale, e credo che sia importante che ci siano partner coi quali creare una relazione che ci aiuti a crescere. Tutto sta nei progetti a lungo termine, vorrei ringraziare tutto il team", scrive FcInterNews.it.
Parla il presidente di Infront, Marco Bogarelli. "Gli 80 milioni sono una base di partenza, l'Inter ha grandi linee di sviluppo ed ha milioni di fans nel mondo. Possiamo sviluppare il tutto tramite i partner commerciali ed il nostro obiettivo è quello di attirare investimenti in una casa accogliente come lo stadio Meazza".
Thohir sul rapporto con Infront. "Non basta innamorarsi, bisogna anche darsi degli appuntamenti... Quando c'è un partner, bisogna essere sempre leali, fedeli. Avevamo un accordo in corso e quando c'è un concept su cui si sta lavorando, non si può cambiare strada. Non c'è nulla di personale nel cambiamento di partnership operato, questa è solo un'opportunità futura".
Thohir sugli introiti e sul management del club. "Il marchio Inter è qualcosa più di questo: quando si guardando altre società a livello Mondiale, dico che ci sono grandi possibilità. Io credo nel business e quando si entra in un paese, la cosa più importante è avere partner importanti. Quando si investe in un'azienda, è importante che questa abbia una sua storia, un suo marchio riconosciuto. Io ho un background nell'ambito dei media. Quando guardo l'Inter, ritrovo l'idea della storia, del passato e del grande marchio. C'è di che sostenerci nei nostri progressi. E' importante ora creare un management di rango, di qualità".
Sui rapporti coi manager. "Non ho problemi a patto che lavorino e mi diano risultati. In molti mi chiedevano cosa avrei fatto: io ho dato fiducia ai miei manager. Non si può dire 'questo non mi piace, questo neanche'. Devi lavorare con le persone e poi ora abbiamo una direzione fissata, anche se devo dare ai miei manager nuovi target".
Sulla gestione dell'azienda. "Per competere, devi affidarti al management. Conta la squadra, ma anche questo: devono esserci risultati economici. Non si può sempre tagliare, quando non si può più tagliare niente, devi tagliarti le gambe...? Bisogna verificare gli investimenti, io credo nel progetto e lo fa anche il mio management. Dobbiamo tutelare i nostri interessi ma anche quelli dei nostri partner".
Paragone tra States ed Europa. "Si può amare il fair play ma bisogna farci i conti. Ci sono obbligi e sanzioni previste, non si possono acquistare giocatori e neppure giocare se non si rispettano determinati campionati. Abbiamo parlato con Platini e ci ha detto che queste regole verranno applicate rigorosamente e per questo il club deve lavorare in modo corretto: dobbiamo essere sostenibili e soddisfare i nostri fan".

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